Dalla
partita di ritorno di coppa Italia vinta per 3-0 contro la Juventus (sfortunatamente inutile ai fini della qualificazione alla finale),
l'Inter sembra finalmente aver ritrovato solidità, quadratura e cinismo,
caratteristiche fondamentali per
la squadra di Roberto Mancini per la
rincorsa al terzo posto (valido per la
qualificazione ai preliminari di Champions League), distante ancora
5 punti ed attualmente occupato dalla
Roma. Se Mancini e l'ambiente nerazzurro hanno riacquistato quella
tranquillità di gioco che era scemata dalla partita con la
Lazio persa in casa per
1-2 a dicembre lo si deve, oltre ad un
ritrovato Icardi e ad i
netti miglioramenti di altri giocatori (come
Kondogbia, D'Ambrosio,Brozovic e Ljajic), soprattutto alle
eccellenti prestazioni messe in campo da
Ivan Perisic nelle
ultime due uscite stagionali.
L'esterno croato ha confermato di avere
doti tecniche di elevata qualità, oltre che
un'invidiabile freddezza sotto porta: insomma, il ragazzo è ritornato definitivamente il giocatore che aveva fatto bene con la maglia del
Wolfsburg la scorsa stagione.
Dopo aver vinto tutto in Germania a livello nazionale (Bundesliga, Coppa di Germania e Supercoppa), quest'estate Perisic,
fortemente voluto da Mancini, ha vestito
la maglia dell'Inter in cambio di 20 milioni di euro finiti nelle casse del Wolfsburg. L'
esordio è avvenuto
nel derby di campionato con il Milan a settembre, vinto per 1-0 dai nerazzurri, con una prestazione sufficentemente buona da parte di Ivan, che ha fatto ben sperare per il futuro. Il
4 ottobre poi, il
primo gol in campionato contro la Sampdoria. Successivamente però, sicuramente complici alcuni
momenti no della squadra e la
crisi di risultati dell'Inter di inizio 2016, Perisic ha avuto un
rendimento un po' altalenante, alternando
buone prestazioni e reti a
partite da
5 in pagella. Poi
nella partita di coppa contro la Juve l'incredibile rigenerazione:
il croato è risultato
devastante,
mettendo in crisi la retroguardia bianconera e
vincendo molti
duelli contro Cuadrado sulla
fascia. Perisic oltre ad
un'ottima gara, caratterizzata da
corsa e spunti personali da applausi, ha segnato il
gol del 2-0 raccogliendo un cross basso di Eder e si è
procurato, dopo un'
incredibile galoppata sul settore di sinistra,
il rigore del 3-0 realizzato dal connazionale Brozovic. L'ex-Wolfsburg ha dimostrato di possedere
grande velocità, tecnica, visione di gioco e senso del gol. Qualità che ha messo in mostra anche
nella gara di campionato contro il Palermo (terminata
3-0 per i nerazzurri), in cui anche stavolta Perisic è stato
uno dei migliori in campo, dando un
grande apporto alla fase offensiva e riuscendo anche a mettere a segno una
rete di testa in tuffo su assist di Icardi (anche all'
andata aveva
bucato la porta di
Sorrentino).
Ivan il Terribile, come lo chiamano i
tifosi, è tornato di nuovo ad essere
l'incubo delle difese avversarie, divenendo uno dei
trascinatori dell'Inter delle ultime uscite stagionali. Nel
post-gara col Palermo di
domenica ha affermato:
"Noi volevamo questi tre punti e abbiamo iniziato subito forte. Siamo l’Inter, siamo sulla giusta strada, ci sono ancora tante partite. Vogliamo lottare fino alla fine". L'Inter ha dunque
i mezzi e le capacità per continuare la sua rincorsa al terzo posto. E adesso può farlo contando su un Perisic in più.
Nessun commento:
Posta un commento