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martedì 22 marzo 2016

Chievo-Carpi anticipata da domenica 10 a sabato 9

Chievo Verona-Carpi è stata anticipata da domenica 10 aprile ore 15.00 a sabato 9 aprile ore 18.00. Lo ha stabilito la Lega Calcio dopo il comunicato del 21 marzo dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Ministero dell'Interno, che parla dello svolgimento di una manifestazione fieristica cittadina la quale avrà una grande affluenza di pubblico in simultaneità con la gara in programma al Bentegodi e valevole per la 32° giornata di Serie A.

Serie B, il Pescara va in ritiro: la decisione del tecnico Massimo Oddo

La decisione è stata presa ufficialmente oggi, dopo la conferenza stampa di Massimo Oddo: il Pescara andrà in ritiro a Roma per preparare la partita contro la Ternana in programma sabato. La decisione del ritiro è stata presa in seguito alle 4 sconfitte consecutive e ai soli 3 punti guadagnati nelle ultime 8 gare dagli abruzzesi. La squadrà partirà per Roma domani dove resterà fino a venerdì quandò partirà alla volta di Terni per giocarsi la delicata sfida contro gli umbri.

sabato 19 marzo 2016

Higuain sta per entrare nella storia del Napoli: ecco perchè

Gonzalo Higuain contro il Genoa ci sarà: rientrato l'allarme in casa Napoli dopo lo scontro avvenuto con Regini in allenamento. Il bomber argentino, tra l'altro, si prepara a battere il record di 29 reti messe a segno da Edinson Cavani nella stagione 2012-2013 che gli permisero di vincere la classifica cannonieri della Serie A. Higuain infatti, con 27 reti realizzate finora in campionato, è a sole due lunghezze dall'attaccante uruguaiano e, chiudendo al primo posto la classifica cannonieri di questa stagione, risulterebbe il terzo azzurro nella storia del Napoli a diventare capocannoniere della Serie A.

Probabili formazioni Roma-Inter (Serie A, 30^ giornata, 19/03/2016, Stadio Olimpico di Roma, ore 20:45)

ROMA (4-3-1-2): Szczesny; Florenzi, Manolas, Ruediger, Digne; Nainggolan, De Rossi, Pjanic; Perotti; Salah, El Shaarawy. Allenatore: Luciano Spalletti. INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Murillo, Miranda, Nagatomo; Medel, Brozovic; Biabiany, Ljajic, Perisic; Eder. Allenatore: Roberto Mancini. Arbitro: Daniele Orsato (Schio)

martedì 8 marzo 2016

Ivan il Terribile torna a far paura


Dalla partita di ritorno di coppa Italia vinta per 3-0 contro la Juventus (sfortunatamente inutile ai fini della qualificazione alla finale), l'Inter sembra finalmente aver ritrovato solidità, quadratura e cinismo, caratteristiche fondamentali per la squadra di Roberto Mancini per la rincorsa al terzo posto (valido per la qualificazione ai preliminari di Champions League), distante ancora 5 punti ed attualmente occupato dalla Roma. Se Mancini e l'ambiente nerazzurro hanno riacquistato quella tranquillità di gioco che era scemata dalla partita con la Lazio persa in casa per 1-2 a dicembre lo si deve, oltre ad un ritrovato Icardi e ad i netti miglioramenti di altri giocatori (come Kondogbia, D'Ambrosio,Brozovic e Ljajic), soprattutto alle eccellenti prestazioni messe in campo da Ivan Perisic nelle ultime due uscite stagionali. L'esterno croato ha confermato di avere doti tecniche di elevata qualità, oltre che un'invidiabile freddezza sotto porta: insomma, il ragazzo è ritornato definitivamente il giocatore che aveva fatto bene con la maglia del Wolfsburg la scorsa stagione. Dopo aver vinto tutto in Germania a livello nazionale (Bundesliga, Coppa di Germania e Supercoppa), quest'estate Perisic, fortemente voluto da Mancini, ha vestito la maglia dell'Inter in cambio di 20 milioni di euro finiti nelle casse del Wolfsburg. L'esordio è avvenuto nel derby di campionato con il Milan a settembre, vinto per 1-0 dai nerazzurri, con una prestazione sufficentemente buona da parte di Ivan, che ha fatto ben sperare per il futuro. Il 4 ottobre poi, il primo gol in campionato contro la Sampdoria. Successivamente però, sicuramente complici alcuni momenti no della squadra e la crisi di risultati dell'Inter di inizio 2016, Perisic ha avuto un rendimento un po' altalenante, alternando buone prestazioni e reti a partite da 5 in pagella. Poi nella partita di coppa contro la Juve l'incredibile rigenerazione: il croato è risultato devastante, mettendo in crisi la retroguardia bianconera e vincendo molti duelli contro Cuadrado sulla fascia. Perisic oltre ad un'ottima gara, caratterizzata da corsa e spunti personali da applausi, ha segnato il gol del 2-0 raccogliendo un cross basso di Eder e si è procurato, dopo un'incredibile galoppata sul settore di sinistra, il rigore del 3-0 realizzato dal connazionale Brozovic. L'ex-Wolfsburg ha dimostrato di possedere grande velocità, tecnica, visione di gioco e senso del gol. Qualità che ha messo in mostra anche nella gara di campionato contro il Palermo (terminata 3-0 per i nerazzurri), in cui anche stavolta Perisic è stato uno dei migliori in campo, dando un grande apporto alla fase offensiva e riuscendo anche a mettere a segno una rete di testa in tuffo su assist di Icardi (anche all'andata aveva bucato la porta di Sorrentino). Ivan il Terribile, come lo chiamano i tifosi, è tornato di nuovo ad essere l'incubo delle difese avversarie, divenendo uno dei trascinatori dell'Inter delle ultime uscite stagionali. Nel post-gara col Palermo di domenica ha affermato: "Noi volevamo questi tre punti e abbiamo iniziato subito forte. Siamo l’Inter, siamo sulla giusta strada, ci sono ancora tante partite. Vogliamo lottare fino alla fine". L'Inter ha dunque i mezzi e le capacità per continuare la sua rincorsa al terzo posto. E adesso può farlo contando su un Perisic in più.

sabato 5 marzo 2016

Dalla provincia francese a Madrid: ecco chi è Antoine Griezmann

Negli ultimi tempi se si pensa alla Liga non possono che venire subito in mente Messi e CR7, oltre a top player quali Bale, Neymar e Suarez. Ma dal 2014 sta brillando una nuova stella, un talento assoluto che milita nell'Atlético Madrid del Cholo Diego Simeone: il suo nome è Antoine Griezmann. Ma chi è Griezmann? Facciamo qualche passo indietro. Il ragazzo nasce nel marzo del 1991 a Mâcon, un comune della Francia di appena 35.000 abitanti, ed inizia a giocare a calcio nella squadra locale. In seguito, inizia a fare provini per entrare nelle giovanili dei club francesi professionistici, ma da questi ultimi è quasi sempre respinto poichè giudicato inadeguato a causa della sua bassa statura e del suo fisico gracile. Ma il fato ha in serbo molte sorprese per quel ragazzino francese di provincia che continua a non perdersi d'animo, deciso a mettersi in gioco e a mostrare il suo valore. Nel 2005 l'occasione che gli cambia la vita: a 14 anni, durante un periodo di prova con le giovanili del Montpellier, gioca un'amichevole contro il PSG in cui la Real Sociedad lo osserva e gli offre un periodo di prova della durata di una settimana. Successivamente la squadra basca allunga il periodo di prova di un'altra settimana e dopo aver contattato anche i genitori, gli offre un contratto giovanile. In principio i genitori erano restii a mandare il piccolo Antoine a vivere da solo in Spagna, ma in seguito cambiano idea grazie alle rassicurazioni del club basco. All'inizio infatti viveva con lo scout francese del club, andava a scuola a Bayonne, in Francia, mentre la sera si allenava con la squadra. Griezmann inizia a giocare come attaccante esterno, ruolo che poi manterrà spesso per il resto della carriera. Nella stagione 2009-2010 arriva il momento tanto agognato: è chiamato in prima squadra dall'allenatore cileno Martin Lasarte debuttando da professionista nel 2009, in Segunda División (Serie B spagnola). Nel settembre 2009 segna la sua prima rete nella partita giocata in casa contro il Huesca, terminata 2-0. Nel 2010 firma il suo primo contratto da professionista, che lo lega al club fino al 2015 e in cui viene inserita una clausola rescissoria di 30 milioni di euro. A fine stagione la Real Sociedad vince il campionato, ottenendo così la promozione, e Griezmann colleziona 39 presenze e 6 gol. Il calcio spagnolo inizia finalmente ad accorgersi di lui. Nella stagione 2010-2011 gioca nella Liga e il primo gol nella massima serie avviene durante la vittoria per 3-0 in casa contro il Deportivo. Segna la sua prima doppietta nella Liga nella vittoria interna contro lo Sporting Gijón per 2-1. Riesce così a conquistare la salvezza con la Real Sociedad piazzandosi al 14º posto e finisce la stagione con 37 presenze e 7 gol in campionato. Nel marzo 2012, durante Real Sociedad-Real Saragozza (3-2), gioca la sua centesima partita con la maglia della Real Sociedad nella Liga e conclude la stagione con 35 presenze e 7 gol. A fine stagione il club inizia a puntare forte su Antoine rinnovando il suo contratto di un ulteriore anno (fino al 2016). E non sbaglia a farlo. Nella stagione 2012–2013 infatti, va a segno 10 volte in 34 presenze. Durante il vittorioso derby (2-0 finale) contro Athletic Bilbao del settembre 2012 segna il gol dell'1-0. Nell'ottobre 2012 mette a segno una doppietta nella partita esterna contro il Valladolid. Nell'ultima giornata del campionato 2012-2013 segna il definitivo 0-1 in Deportivo-Real Sociedad, che permette alla squadra basca di qualificarsi per il preliminare di Champions League, terminando quarta nella Liga.Nell'agosto 2013, nel preliminare di Champions League contro il Lione (2-0), segna il gol del vantaggio con una rovesciata spettacolare dal limite dell'area. Nel 2014, nel pareggio interno contro il Granada, raggiunge 200 presenze con la Real Sociedad. Numeri importanti per il 23enne, che vengono notati anche dall'Atlético Madrid allenato da Simeone: il club madrileno paga l'intera clausola rescissoria di 30 milioni di euro alla Real Sociedad per avere l'asso francese. E' fatta, Griezmann può compiere un'importante salto di qualità, dare una svolta decisiva alla sua carriera calcistica. Lascia la Real Sociedad dopo aver collezionato 202 presenze e 52 gol totali, ma non se ne va senza prima ringraziare il club basco: "Sono arrivato quando avevo 14 anni e questo club mi ha aperto le porte. Dopo anni di gavetta grazie al duro lavoro sono arrivato in prima squadra con l'ambizione di poter giocare nella massima serie. Da parte di questo club ho sempre ricevuto sostegno incondizionato: vi ringrazio per avermi permesso di realizzare il mio sogno". Nel luglio 2014 l'Atlético Madrid annuncia sul proprio sito ufficiale di avere acquistato il giocatore. Con i Colchoneros conquista la Supercoppa di Spagna contro i rivali del Real Madrid, giocando da titolare la gara di ritorno. Segna il suo primo gol con la nuova maglia nella partita di Champions persa per 3-2 contro l' Olympiakos. La prima marcatura in Liga arriva a novembre, nella partita casalinga contro il Córdoba; Griezmann contribuirà poi al 4-2 finale con una doppietta. A dicembre segna la sua prima tripletta, nella partita vinta 4-1 contro l'Athlethic Bilbao. Nell'aprile 2015 con la doppietta rifilata all'Elche diventa il calciatore francese più prolifico della Liga in una stagione, nonché uno tra i sette stranieri ad aver segnato più di venti gol nella stessa stagione con l'Atlético Madrid. In Francia lo iniziano a chiamare le petit diable, il piccolo diavolo. La stagione in corso è la stagione della definitiva consacrazione calcistica di Griezmann: giocando da seconda punta ha messo a segno finora 21 reti complessive in 37 presenze totali (tra Liga,Champions League e Copa del Rey), impreziosite anche da 4 assist, mentre il suo valore attuale si aggira sui 60 milioni di euro. Lo stesso Simeone ha dichiarato: "Griezmann è fondamentale per noi". Beh, che dire? Il piccolo ragazzino di Mâcon ne ha fatta di strada. Chapeau.

venerdì 4 marzo 2016

La favola del Leicester City

13 luglio 2015, il Leicester City annuncia il nuovo allenatore della squadra: è Claudio Ranieri, tecnico italiano che in Premier League ha già avuto un trascorso con il Chelsea guidando i Blues dal 2000 al 2004. Ranieri diventa il nuovo mister del Leicester con la richiesta da parte di Vichai Srivaddhanaprabha, magnate thailandese presidente del club, di conquistare due salvezze tranquille prima di poter puntare magari in futuro alle prime posizioni della classifica. I Foxes infatti arrivano da una stagione conclusasi con una salvezza conquistata con uno sprint finale di 7 vittorie nelle ultime 9 giornate, catapultandosi dall'ultimo al 14° posto in classifica e ottenendo così la permanenza nella massima serie inglese. Nessuno quel giorno può immaginare quale incredibile campionato disputeranno in seguito i ragazzi di Ranieri. L'8 agosto, alla prima di campionato, il Leicester vince in casa al King Power Stadium battendo 4-2 il Sunderland. Il campionato prosegue con i Foxes che sorprendentemente mantengono i primissimi posti in classifica, trascinati soprattutto dal loro attaccante Jamie Vardy, ex operaio metalmeccanico di 29 anni che fino al 2012 militava tra i dilettanti inglesi. Vardy, affiancato dall'esterno d'attacco franco-algerino Riyad Mahrez (25 anni),riesce a segnare 13 reti nelle prime 11 partite di campionato, superando il precedente record di un certo Ruud van Nistelrooy. Alla 17^ giornata, il 19 dicembre , il Leicester supera fuori casa l'Everton per 2-3, portandosi in testa alla Premier League. Ai primi di febbraio, la squadra di Ranieri consolida il primato in classifica battendo in 5 giorni prima il Liverpool di Jurgen Klopp per 2-0 in casa (doppietta di Vardy) e poi per 1-3 all' Etihad Stadium i diretti inseguitori del Manchester City, portandosi a 5 punti di vantaggio sulla seconda in classifica. Oggi, dopo 28 giornate, il Leicester City con 51 gol segnati (miglior attacco del torneo) è ancora primo con 57 punti in classifica e con un vantaggio di +3 sul Tottenham secondo, mentre Jamie Vardy è capocannoniere della Premier League con 19 gol, con un distacco di più di 5 reti da campioni del calibro di Sergio Aguero, Wayne Rooney, Alexis Sanchez e Diego Costa. E il sopracitato Mahrez? 14 reti e ben 11 assist. Il Leicester City rappresenta la più bella favola calcistica moderna: data per sfavorita nei pronostici di inizio campionato e per tutti destinata a disputare un campionato anonimo, sta strabiliando tutto il mondo del calcio ottenendo risultati importantissimi ed inimmaginabili grazie allo spirito di squadra, al lavoro, al sudore e al sacrificio, valori impartiti da Claudio Ranieri ai suoi giocatori. Un gruppo solido in cui è lecito sognare, una squadra nella quale anche un operaio può diventare il numero 9 più forte d'Inghilterra. Alla faccia di sceicchi e miliardari spendaccioni.